Sabato 23 luglio, dopo un viaggio lungo e avventuroso in treno, letteralmente preso d’assalto da frotte di torinesi e non solo in cerca di un pò di fresco, sono finalmente giunta a Bordighera dove ho incontrato i cari amici Andrea, Massimo e Stefano dell’ Associazione Cernuschese Astrofili e poi insieme siamo saliti a Perinaldo, dove si svolge dal 2004 la Festa dell’Astronomia, un weekend dedicato all’Astronomia, con conferenze ed osservazioni astronomiche.

Perchè proprio Perinaldo? Perinaldo è un grazioso paesino in cima ad un crinale nell’entroterra ligure tra Ventimiglia e Bordighera a 572 m s.l.m., da cui si può godere una splendida vista sul Mar Ligure verso sud e sulle colline circostanti verso nord. Tra gli appassionati di astronomia, Perinaldo è noto come la località che diede i natali al grande astronomo Giovanni Domenico Cassini, famoso per aver scoperto l’omonima divisione nel sistema di anelli di Saturno e per aver progettato e realizzato la meridiana nella Basilica di San Petronio a Bologna e a cui è dedicato l’Osservatorio Comunale. Come se non bastasse, si tratta di una località caratterizzata da un cielo limpido e cristallino (meteo permettendo!), un’autentica gioia per gli occhi di noi astrofili, che così possiamo rifarci abbondantemente dei cieli inquinati che purtroppo sovrastano le grandi città e ci privano, forse per sempre, della possibilità di ammirare il più grande spettacolo della natura: il cielo stellato.

Come sempre a partire dal 2008, gli organizzatori ci hanno riservato una calorosa accoglienza; dopo aver preso possesso del nostro appartamento e una doccia, assai gradita dopo le fatiche del viaggio e il caldo, abbiamo avuto modo di ascoltare le interessantissime conferenze in sala del Consiglio Comunale a partire dalle 16.30. Dopo l’introduzione da parte dell’ing. Alberto Passerone del CNR di Genova, ha parlato la dott.sa Gabriella Bernardi, che ci ha raccontato di come molti grandi astronomi del passato non avrebbero fatto granchè senzail prezioso aiuto di sorelle, mogli, amiche, fidanzate. E’ il caso ad esempio di Carolina Herschel, sorella di William Herschel, che scoprì ben otto comete, una decina di ammassi e tre galassie. Oppure di Maria Winckelmann, che assieme al marito Gottfried Kirch fondò l’Osservatorio di Berlino. O ancora , di Maria Clara Eimmart di Norimberga, che divenne una minuziosa disegnatrice di tavole astronomiche che raffiguravano dettagli solari e lunari.

La dott.sa Anna Cassini, studiosa e lontana discendente del Cassini, ci ha proposto un viaggio nella vita del grande astronomo attraverso i personaggi femminili che egli incontrò nel corso della sua vita, a partire dalla madre Tullia Crovese, molto decisa e determinata, parlando poi della regina Cristina di Svezia, donna molto colta e piena di interessi, che esercitò un certo fascino su Cassini. E infine la dolce Geneviève de Laistre, sua moglie, che lo aiutò parecchio nelle sue ricerche.

La dott.sa Bianca Falcidieno, esperta di applicazioni relative alla reltà virtuale, ha parlato delle enormi possiblità offerte dalle simulazioni e dalla computer graphics per il cinema, la medicina, la progettazione meccanica, l’ingegneria…basti pensare a Gollum del “Signore degli Anelli”: l’estremo realismo dei suoi movimenti è stato possibile grazie alla motion capture, una tecnica che permette di “catturare” i movimenti reali dell’attore originale e poi di sovrapporli al modello virtuale di Gollum.

E infine la simpatica Amalia Ercoli Finzi, professore di Meccanica Orbitale al Politecnico di Milano, ha concluso il pomeriggio di conferenze trattando delle passate missioni lunari.

Dopo una cena veloce, abbiamo aiutato Marina e gli altri amici dell’Osservatorio di Perinaldo con le osservazioni serali: all’inizio abbiamo temuto che tutto andasse a rotoli, perchè nuvole minacciose si stavano addensando in cielo…caspita, ora non si riuscirà a vedere nulla, accidenti…ad un certo punto temevamo venisse anche a piovere e noi continuavamo a scrutare il cielo sempre più preoccupati. Ad un certo punto, verso le 23, finalmente il cielo si è aperto ed è venuta fuori uno dei memorabili cieli stellati di Perinaldo. Allora abbiamo montato in fretta e furia gli strumenti nel piazzale di fronte al Comune e mostrato diversi oggetti al pubblico curioso che si avvicinava alle nostre postazioni osservative, tra cui:

  • Albireo, stella doppia nella costellazione del Cigno, distante 390 a.l., le cui componenti sono una gialla e l’altra azzurra, mostrata attraverso un rifrattore di 102 mm di diametro.
  • Collinder 399, altrimenti noto come ammasso di Brocchi (in realtà si tratta di un asterismo) o Attaccapanni, per la sua forma caratteristica, che ricorda proprio quella di una gruccia; dista da noi circa 424 a.l. e si trova nella Volpetta; mostrato attraverso un binocolo 20×80, ottimo per vedere oggetti estesi;
  • M11, ammasso aperto distante 6200 a.l. dalla Terra, noto anche come “Ammasso dell’anatra selvatica” perchè ricordava appunto un’oca ai primi osservatori telescopici o uno stormo di oche; si trova nello Scudo.
  • M57, nebulosa planetaria nella Lira, distante da noi 2300 a.l., mostrata attraverso il telescopio Newton da 380 mm di apertura e lunghezza focale di 1700 mm dell’Osservatorio.
  • M17, nebulosa ad emissione nel Sagittario; la sua distanza dalla Terra è stimata tra 4000 e 6000 a.l., mostrata attraverso un Meade Ritchey-Chretien LX200 ACF con apertura di 356mm e lunghezza focale di 3556mm.                  

Oltre al nostro gruppo, c’erano diversi altri astrofili, tra cui Daniele che ha sfoggiato uno splendido Ritchey-Chretien di 25 cm di apertura con cui abbiamo potuto godere della visione di M22, nel Sagittario: un’autentica meraviglia, sembrava quasi in 3D e che uscisse fuori dal campo visivo; e in più le stelle erano puntiformi fino ai bordi.

Anche Ilario ci ha dato una mano con le osservazioni, indicando con il puntatore laser le costellazioni ad occhio nudo: ha avuto un successone, soprattutto coi bambini, perchè nel laser vedevano la spada laser di Luke Skywalker di Guerre Stellari…

Pensate che quando siamo andati a dormire, verso le 2.30 del 24 luglio, il cielo si stava coprendo di nuovo: siamo stati veramente fortunati…

Dopo una bella dormita, ci siamo alzati il 24 luglio carichi di ottimismo e buoni propositi: che bello, oggi mostreremo il Sole! Il nostro ottimismo però è venuto meno non appena ci siamo affacciati alla finestra: il cielo era totalmente coperto e ci è giunta voce che a Sanremo addirittura c’era un bel temporale! Abbiamo iniziato a preoccuparci, e consultandoci con Marina e gli altri abbiamo deciso di montare comunque gli strumenti, ma…al chiuso, in modo da permettere al pubblico di curiosare.

L’unico breve istante che era sereno ci siamo precipitati a montare i telescopi nel cortile: ognuno di noi ha scelto di mostrare il Sole sotto un aspetto diverso a seconda del proprio telescopio, in modo che il pubblico potesse farsi un’idea abbastanza completa di cosa è e come funziona la nostra stella, il Sole: ad esempio Andrea ha mostrato la granulazione, Massimo le macchie solari, io le protuberanze e Stefano ha fatto delle riprese del Sole con telescopio e webcam. In realtà è più corretto dire che abbiamo tentato di mostrare il Sole o le riprese con la webcam, perchè non appena chiamavamo le persone per l’osservazione, subito la terribile nuvola di Fantozzi provvedeva a toglierci la visuale del Sole e noi non vedevamo più un bel niente: fatto sta che poi il cielo si è coperto del tutto ed è venuto addirittura a piovigginare!

Smontati tristemente gli strumenti e caricatili in macchina, ci siamo diretti verso la chiesa della Visitazione, che ospita una meridiana a camera oscura, dove però non abbiamo potuto assistere al transito del Sole sulla meridiana al mezzogiorno solare locale a causa del maltempo.

La nostra spedizione perinaldese si è conclusa con i doverosi ringraziamenti a Marina, Marco e Nicolò e a tutti gli amici dell’Osservatorio Cassini per l’ospitalità e la fantastica accoglienza riservataci… sperando per il prossimo anno in un meteo più clemente!

Le foto della Festa dell’Astronomia