Nonostante le previsioni meteo decisamente sfavorevoli, anche questo anno non ho mancato il tradizionale appuntamento dello star party a Saint Barthelemy, che questo anno è stato da venerdì 23 a domenica 25 settembre 2022, il programma è disponibile a questo link: come ha detto un mio amico astrofotografo, Andrea Pistocchini, “Lo star party è la festa delle stelle, ma non è solo la festa delle stelle!” e ha assolutamente ragione: ogni star party è un’ottima scusa per ritrovarsi in ottima compagnia, e divertirsi e ridere un po’. E in effetti è andata proprio così!

Sono arrivata venerdì 23 settembre attorno a mezzogiorno, ad accogliermi alcuni dei miei amici e un cielo già piuttosto velato; una mezz’oretta dopo eravamo già tutti con le gambe sotto un tavolo per pranzo. Dopo il pranzo, sono andata al campo sportivo per montare la postazione di osservazione solare, perchè volevo fare due riprese solari in vista del concorso di astrofotografia: sono riuscita a riprendere un bel gruppo di macchie solari in luce bianca, ma le velature via via più pesanti mi hanno impedito di ottenere delle riprese abbastanza decenti in HAlfa. Col senno di poi, ho fatto bene a mettermi subito all’opera, perchè poi il meteo è progressivamente peggiorato; la notte tra venerdì e sabato ha addirittura piovuto. Ad un certo punto, mentre trafficavamo ai telescopi, è passata anche la troupe del TGR Valle d’Aosta, in cerca di spunti per un servizio sullo star party: nell’arco di una frazione di secondo tutti gli astrofili presenti si sono eclissati, lasciando l’incombenza dell’intervista con la RAI a me e ad Andrea Vanoni, un altro astrofilo esperto di riprese planetarie. Alla fine dai, è stata un’esperienza divertente, peccato solo che abbiano tagliato la parte in cui dicevo che, oltre ad essere lì per l’astronomia, ero lì anche per provare le specialità tipiche valdostane… comunque se volete veder il servizio, andato in onda domenica pomeriggio tardi, il link è questo.

Mentre ero lì al campo sportivo, ho scoperto che lo stesso Andrea Vanoni aveva da poco cucinato la pizza: il suo Duster era attrezzato con una cucina da campo allestita nel bagagliaio, piccola ma attrezzatissima! Tra le altre cose c’era anche una sorta di forno elettrico portatile fatto apposta per cuocere le pizze. Il “Duster party”, come poi l’abbiamo chiamato, è proseguito anche la notte tra venerdì e sabato: anche perchè molto altro da fare non c’era, visto il cielo pressochè coperto, che ci ha impedito persino di fare osservazioni visuali, e in ogni caso il velatissimo Giove che ad un certo punto ha fatto capolino tra le nuvole non bastava a giustificare lo sforzo di mettere giù il Dobson Nadirus 12″; le uniche cosa che potevano mancare, a detta di qualcuno, erano musica e dj, ma magari si potrà provvedere il prossimo anno… Mentre eravamo lì, Francesco mi ha fatto notare che qualcun’altro, oltre a me, aveva una Panda bianca e un Nadirus 12″: dopo una breve indagine, abbiamo scoperto che la proprietaria di questo bel telescopio era Silvia, un’astrofila dell’Associazione Astronomica M 42 di Bisuschio, in provincia di Varese. Ci siamo messe a chiacchierare, e per il prossimo anno abbiamo in mente una sfida osservativa all’ultimo NGC, sperando nel meteo. Ci hanno raggiunti anche Lorenzo Comolli, sua moglie e i loro due vivacissimi bimbi, che con estrema disinvoltura e senza alcun freno hanno iniziato a correre allegramente attorno al mio telescopio: ho rassicurato Lorenzo che non c’era problema, tanto la mia NEQ6 è solida, ma lui mi ha risposto che i suoi bimbi sarebbero stati assolutamente in grado di sorprendermi, facendo volare giù la NEQ6 con tutto quello che c’era sopra, in questo caso il rifrattore ED 80/600…

Sabato mattina abbiamo fatto un giretto agli stand dei telescopi, che questo anno erano allestiti all’interno della ex sede del Gruppo Astrofili “Per amor del cielo”, che di recente è stata restaurata: erano presenti Artesky, Auriga, Geoptik, Reginato, Tecnosky. Reginato ha portato due bei Dobson di diametro generoso, il Supermaser 20″ e il Supermaser 28″. Artesky, tra le altre cose, ha presentato anche un particolare Newton, un Artec 200 f/8. Tecnosky invece, tra le altre cose, ha presentato il rifrattore APO AG90 e la nuova linea di camere astronomiche della Player One, dalla caratteristica forma esagonale. Oltre ai telescopi, agli oculari e alle camere astronomiche, nell’usato di Tecnosky c’era anche Carlo, il papà di Giuliano, ma nessuno l’ha voluto…

Il papà di Giuliano, che molto spiritosamente si è improvvisato “usato astronomico”
Un modellino degli osservatori a tetto scorrevole di Tecnosky costruito da Enrico Biglia
Il Super Maser 28″ di Reginato
L’ARTEC 250 di Artesky
Il nuovo ARTEC 200 f/6

Sabato pomeriggio ho incontrato anche le mie amiche astrofile, conosciute tramite il nostro gruppo su Facebook, che con molta fantasia si chiama Gruppo Astrofile: questo gruppo nacque un paio di anni fa, durante il secondo lockdown, proprio con l’idea di far incontrare le appassionate di astronomia sul territorio nazionale; c’è anche la pagina pubblica Astrofile che potete seguire.

Ho poi mandato la foto del Sole in luce bianca per il concorso fotografico. Abbiamo ritrovato anche il mitico Franco Bertucci, sempre un entusiasta e appassionato osservatore del cielo nonostante i suoi 80 anni, con cui naturalmente abbiamo discusso di atlanti stellari e osservazioni al limite delle capacità umane di galassie debolissime e tante altre cose. Sabato sera siamo andati a cena all’Hotel Chalet Saint Barthelemy, credevamo di essere in 7/8 persone, ma alla fine eravamo in 15: questo per dire che, nonostante il meteo pessimo per le osservazioni, la gastronomia è sempre molto presente durante uno star party… visto che poi piovigginava, siamo stati lì anche dopo cena fino alle 23.30, quando il gestore del ristorante ci ha gentilmente invitato a togliere il disturbo, visto che (giustamente) anche loro volevano chiudere. Non vi dico le risate, Valerio Zuffi di Auriga e un suo collega ci hanno raccontato una barzelletta una più divertente dell’altra! E ciò è continuato anche uscendo dall’Hotel Chalet, con Simona ed Ana che hanno continuato a ridere come delle matte per un bel pò, le sentivamo persino dopo che erano scomparse nella nebbia e si erano allontanate… Non contenti, in camera abbiamo continuato a ridere come dei matti, e attorno all’1.30 finalmente siamo andati a dormire.

G-astronomia, la (più che) valida alternativa all’astronomia

Domenica mattina alle 11.30 c’è stata la premiazione del concorso di astrofotografia nel planetario digitale: tutte le foto sono state proiettate sia a piena cupola che nel dettaglio, tra di esse anche la mia, che naturalmente non è finita sul podio, ma pazienza, l’importante è partecipare e divertirsi! Però, come anche gli altri astrofili che non si sono classificati tra i primi tre, ho vinto un premio di consolazione: un ingresso omaggio per una visita guidata notturna in osservatorio, e un altro per vedere uno spettacolo del planetario, entrambi validi per un anno. Per concludere in bellezza gastronomica lo star party, a pranzo siamo di nuovo andati all’Hotel Chalet, dove una buona parte dei 19 mangiatori presenti (me compresa) hanno potuto assaggiare un ottimo tiramisù, e rivivere ricordi del viaggio e dei cieli incontaminati della Namibia assieme a Comolli; nel pomeriggio con Davide, Attilio e Alessandra siamo andati un momento a casa di Piero e Patrizia, ma non ci siamo fermati per molto tempo, perchè poi dovevamo tutti ripartire; speriamo che per il prossimo star party il meteo sia migliore!

Le uniche due astrofoto che sono riuscita a riprendere durante lo star party: fotosfera e cromosfera solari di venerdì 23 settembre 2022. Per i dati tecnici cliccare su ciascuna foto