L’astrofotografo statunitense Robert Fields ha approfittato di alcuni momenti di cielo sereno durante il freddo inverno del Michigan per catturare questa splendida immagine della famosa Nebulosa di Orione. Anche nota come M42, questa gigantesca nube di gas e polveri nella Spada di Orione è un’evanescente bolla luminosa in cui si stanno formando nuove stelle.

Della Nebulosa di Orione esistono svariate immagini, facilmente reperibili in rete e in parecchi libri. Ma questa fotografia appare un tantino differente: Fields infatti non ha raccolto la luce su tutto lo spettro del visibile, ma ha effettuato esposizioni di quattro ore a banda stretta, scegliendo tre bande centrate rispettivamente sulle lunghezze d’onda delle righe dell’idrogeno alfa (H-alfa, a 656,3 nm), dello zolfo ionizzato una volta (a 671,6 nm e 673,1 nm, nel rosso) e dell’ossigeno ionizzato due volte (a 500,7 nm e 495,8 nm, nel blu-verde). Durante la fase di elaborazione sono stati assegnati dei falsi colori ad ogni lunghezza d’onda: verde all’H-alfa, rosso allo zolfo ionizzato, e blu all’ossigeno ionizzato, in modo da produrre una rappresentazione visuale delle abbondanze di ogni atomo e delle condizioni fisiche attraverso la nebulosa.

Sono ben evidenti le deboli ma numerose fini strutture che caratterizzano i filamenti di polveri, formate da minuscoli grani di materia interstellare evidenziati dalla luce riflessa dalle stelle adiacenti.

Per raccogliere una quantità di luce sufficiente nel freddo cielo del Michigan per realizzare la fotografia, Fields ha usato un astrografo Takahashi FSQ 106, una camera CCD STL 110000, e parecchia della sua abilità ed esperienza.

[L’articolo con la notizia originale, in inglese, su http://oneminuteastronomer.com/9807/great-orion-nebula-2/]