Chi di voi segue frequentemente il blog si sarà accorto che la regione attorno al Cigno è una delle mie preferite dal punto di vista astrofotografico: e come potrebbe essere altrimenti? Questa regione infatti si trova in piena Via Lattea, quella fascia luminosa che attraversa il cielo estivo ed è ben visibile in un cielo molto buio, come quello del Colle dell’Agnello in provincia di Cuneo: la luce diffusa proveniente da questa fascia luminosa è la somma della luce di miriadi di singole stelle talmente lontane da essere indistinguibili ad occhio nudo. Galileo Galilei, a inizio Seicento, fu tra i primi a capirlo!

A causa della disposizione delle sue stelle principali, e cioè Deneb, Sadr,  Albireo, Fawaris e Gienah (si veda l’immagine annotata più sotto per riconoscerle), la costellazione del Cigno è nota anche come Croce del Nord.

Le macchie rosate corrispondono a zone nebulari: nello specifico si tratta di regioni HII e nebulose ad emissione, zone ricche di gas e polveri in cui si stanno formando nuove stelle. In basso a sinistra, vicino a Deneb, si possono riconoscere le nebulose Nord America (chiamata così per la sua forma) e Pellicano. Si possono notare anche diverse nebulose oscure, in cui la densità delle polveri da cui sono composte è molto maggiore rispetto a quella delle nebulose a emissione: ne consegue che la luce delle eventuali stelle al loro interno viene assorbita dalle polveri e non riesce ad arrivare fino a noi.

DATI TECNICI

Colle dell’Agnello 8 – 9 agosto 2021
Canon EOS 1100D full spectrum + filtro Optolong L-Pro + Canon 50 mm f/1,8 chiuso a f/4
Astroinseguitore Skytracker Pro IOptron + RPOptix Bluepod
117 x 120 s 1600 ISO + 3 x 180 s 1600 ISO; 31 dark, 25 bias, 41 flat
Elaborazione: Pixinsight, GIMP