Venerdì 10 maggio mi trovavo a Crodo, un paesino in provincia di Verbania, per un’attività di astronomia per una classe terza media dell’Istituto Comprensivo Innocenzo IX, nello specifico una serata osservativa. Mentre stavo trafficando al telescopio per individuare qualcosa di interessante da mostrare ai ragazzi attraverso il telescopio perchè il cielo era più nuvoloso che sereno, una ragazza ad un certo punto, indicando il cielo verso nord, mi ha fatto notare che il cielo era diventato tutto rosso, di un rosso bello acceso: lì per lì non ho pensato subito si trattasse di un’aurora boreale, e anzi con le professoresse inizialmente abbiamo pensato a qualche fenomeno di inquinamento luminoso o a qualcuno che avesse acceso un faro molto potente puntandolo verso l’alto. Il dubbio che fosse per davvero un’aurora ci è venuto quando ci siamo ricordate che proprio in quei giorni il Sole era molto attivo, e che pochi giorni prima, e cioè il 7 – 8 maggio 2024, si era verificato un intenso brillamento solare. Questo brillamento solare si è originato dalla regione attiva AR3664 in cui era presente un cospicuo gruppo di macchie solari, che nei giorni successivi ha innescato tutta una serie di eruzioni di massa coronale, che si sono dirette anche verso la Terra: queste gigantesche bolle di plasma, interagendo con il campo magnetico terrestre e la nostra atmosfera, hanno dato origine a aurore molto intense visibili addirittura dall’Italia, cosa più unica che rara, considerando che di solito occorre recarsi in paesi ad alte latitudini per poterle osservare, come per esempio Finlandia o Islanda.

Ovviamente abbiamo subito provato a fotografare l’aurora con i poveri mezzi a nostra disposizione, questa qui sotto è una mia immagine ottenuta con un vecchio smartphone in modalità pro, impostando un’esposizione di 2 s a 800 ISO a f/2,2: osservando con (molta) attenzione al centro in basso si può notare un debole alone rossastro:

Decisamente più interessanti i risultati ottenuti da Maddalena R. (per ragioni di privacy non posso scrivere il suo cognome per intero), una delle studentesse presenti alla serata, che ringrazio per avermi permesso di pubblicare le foto qui sul mio blog; un grazie speciale va anche ai suoi genitori che a loro volta hanno acconsentito alla pubblicazione: