Nel finesettimana appena trascorso, e cioè sabato 17 e domenica 18 gennaio 2015, sono stata a San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, per seguire un corso base di archeoastronomia. Ma che cosa è l’archeoastronomia? Essa può essere definita come una branca dell’archeologia che ha lo scopo di studiare l’eventuale orientazione astronomica di monumenti e siti archeologici, cioè va a vedere se i monumenti e i siti costruiti in antichità sono allineati, ad esempio, secondo le direzioni del sorgere e tramontare del Sole, della Luna o di certe stelle in certi giorni dell’anno oppure se gli stessi monumenti avevano funzioni di calendario, cioè servivano per determinare le stagioni dell’anno e quindi il momento più adatto per la semina, per i raccolti etc. Personalmente trovo molto affascinante l’archeoastronomia, proprio per via della sua multidisciplinarietà: per studiare un sito dal punto di vista archeoastronomico occorre non solo conoscere l’astronomia (tanta! Soprattutto astronomia sferica), ma anche e soprattutto conoscere anche la cultura che ha costruito un certo sito, e quindi gli aspetti più propriamente archeologici. E inoltre occorrono anche conoscenze di topografia, perchè per effettuare i rilievi dei siti sono necessarie molte ed accurate misure da fare con gli opportuni strumenti, come per esempio teodoliti, bussole etc. Il corso è stato tenuto dal prof.Adriano Gaspani dell’INAF/Osservatorio Astronomico di Brera, Milano, un vero esperto della materia, e si è sviluppato dalle 10 del sabato alle 16.30 circa della domenica, secondo il fitto programma che riporto di seguito:

Sabato 17 gennaio 2015, ore 10 – 12.30 “L’Archeoastronomia”:  seminari su Introduzione all’Archeoastronomia – Nozioni di Astronomia Generale, durante cui il prof.Gaspani ci ha dato un’introduzione storica all’archeoastronomia, che conobbe un grande sviluppo a partire dagli anni ’60. Ci ha spiegato anche che cosa si intende per allineamento archeoastronomico: una linea che identifica la posizione all’orizzonte in cui l’astro in questione (Luna, Sole o stella) sorge o tramonta. In questa prima sessione dei lavori abbiamo appreso (o ripassato, a seconda dei casi) le necessarie nozioni di astronomia generale, come le coordinate astronomiche, le costellazioni…

Sabato 17 gennaio 2015, ore 15 – 19.30 “Il rilievo archeoastronomico”: seminari su Il rilievo archeoastronomico nei siti archeoastronomici mediante tecniche topografiche a terra – Il rilievo archeoastronomico mediante immagini da satellite. Questa sessione di seminari per me è stata la più divertente, perchè ha affrontato il discorso dei rilievi topografici con i teodoliti e i vari tipi di bussola: e ci siamo cimentati anche noi allievi a provare ad utilizzare gli strumenti, usando come riferimento una palina bianca e rossa piantata nel cortile dell’Hotel Bigio che ci ha ospitati per questi due giorni. Devo dire che l’uso del teodolite, che permette di misurare angoli sia orizzontali sia verticali, è parecchio difficile, perchè occorre fare diverse regolazioni per calibrarlo e poi leggere altezza e azimuth dell’oggetto in questione, la palina nel nostro caso; il teodolite che abbiamo usato, di fabbricazione russa, ha all’incirca mezzo secolo di vita, ma svolge ancora egregiamente il suo compito, grazie all’ottima costruzione meccanica; e qui mi viene in mente un detto che circola tra gli astrofili: se si rompe qualcosa in uno strumento/telescopio, la colpa è sempre dell’elettronica, non della meccanica! E in effetti non posso che dar ragione al detto: secondo me gli strumenti, nel nostro caso il teodolite, progettati negli anni passati, erano molto più robusti di quellil disponibili al giorno d’oggi. Oltre che nell’uso del teodolite ci siamo cimentati anche nell’uso di altri strumenti per compiere rilievi topografici, come lo squadro, che permette di misurare angoli orizzontali, e quindi l’azimuth, oppure il clinometro, per determinare angoli verticali, e quindi l’altezza. Il prof.Gaspani è stato veramente molto paziente e disponibile a illustrare il funzionamento di tutti gli strumenti alla decina abbondante di partecipanti che hanno seguito il corso, privi di qualunque nozione di topografia e totalmente o quasi digiuni di topografia…in questo però secondo me si vede tutta la sua passione nel trasmettere il suo entusiasmo per l’archeoastronomia a quante più persone possibile. I rilievi sono poi stati interrotti da una grandinata improvvisa che ci ha fatto scappare tutti al riparo: certo che l’archeoastronomia tempra a tutte le avversità…

Alle prese con lo squadro

Domenica 18 gennaio 2015, ore 10 – 12.30 “L’elaborazione dei dati”: seminari su Analisi archeoastronomica degli allineamenti, determinazione dei target astronomici ed interpretazione archeologica: alla luce dei rilievi effetttuati, il prof.Gaspani ci ha raccontato come sia possibile ricavare informazioni sulla cultura che ha prodotto un certo sito, e gli scopi per cui è stato costruito il sito stesso.

Domenica 18 gennaio 2015, ore 14.30 – 16.45 circa “Analisi statistica e probabilistica”: seminari su probabilità, teoria degli errori e statistica: per caratterizzare correttamente un sito archeoastronomico occorre valutare la significatività delle misure, cioè il grado di affidabilità delle misure stesse: quanto sono affidabili? Sono plausibili con le informazioni che emergono studiando la cultura che ha prodotto il sito? In effetti questa è stata la parte più difficile affrontata durante il corso.

Naturalmente le varie sessioni del corso sono state intervallate dai fondamentali momenti di convivialità di convivialità a pranzo e a cena per gustare l’ottima cucina del ristorante Bigio di cui abbiamo apprezzato soprattutto il tiramisù…

La domenica mattina, prima dell’inizio della sessione mattutina, ne ho approfittato per fare una passeggiata per San Pellegrino Terme; ecco il mio itinerario “fotografico”:

Casinò Municipale: edificio in stile liberty-eclettico inaugurato nel 1907, e utilizzato per ricevimenti, matrimoni, congressi etc
Grand Hotel: in stile liberty, inaugurato nel 1904, era utilizzato per accogliere esponenti dell’alta nobiltà, della borghesia europea e delle famiglie reali.
Funicolare e Villa Funicolare: la funicolare venne inaugurata nel 1909 e rimase in servizio fino al 1989, anno in cui venne definitivamente chiusa. Assieme alla funicolare venne costruita la Villa Funicolare, utilizzata come alloggio del custode della funicolare nel suo periodo di funzionamento. In seguito venne utilizzata come abitazione privata, e infine, dal 2012, come sede del Centro Storico Culturale Valle Brembana.
Vecchia stazione ferroviaria: adesso, al posto dei binari, c’è la pista ciclabile