La cometa C/2022 E3 (ZTF) è una cometa di lungo periodo (cioè con periodo orbitale maggiore di 200 anni) scoperta il 2 marzo 2022 nel corso della Zwicky Transient Facility, un’indagine astronomica osservativa del cielo a largo campo che utilizza una fotocamera avanzata collegata al telescopio Samuel Oschin situato presso l’osservatorio californiano di Monte Palomar.

La cometa ha raggiunto il suo perielio il 12 gennaio 2023, passando a una distanza di 1,112 unità astronomiche (circa 166 milioni di km) dal Sole, mentre raggiungerà la minima distanza dalla Terra, pari a 0,28 UA (circa 42 milioni di km), il 1º febbraio 2023. Si prevede che il valore della magnitudine apparente (essenzialmente la luminosità di un astro come appare visto dalla Terra) della cometa scenda sotto al valore di 6, e che quindi l’astro diventi visibile ad occhio nudo per un periodo compreso tra il 25 gennaio il 7 febbraio 2023.

Dato che il periodo orbitale della cometa è stimato in 50 000 anni, e che l’ultimo suo perielio è avvenuto quindi quando sulla Terra camminava l’uomo di Neanderthal, C/2022 E3 (ZTF) è stata soprannominata “cometa di Neanderthal”.

C/2022 E3 (ZTF) è stata scoperta dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci il 2 marzo 2022, quando aveva una magnitudine apparente di 17,3 e si trovava a circa 4,3 UA (640 milioni di km) dal Sole. Scambiata inizialmente per un asteroide, successive osservazioni hanno rivelato la presenza di una chioma molto condensata, svelando quindi la sua natura di cometa. [Fonte: Wikipedia]

Fonte: https://ssd.jpl.nasa.gov/tools/sbdb_lookup.html#/?sstr=C%2F2022%20E3&view=VOP

25 gennaio 2023

Rifrattore ED 80/600 Skywatcher + spianatore 1x Tecnosky
NEQ6 Pro modificata Geoptik
Canon EOS 1100D full spectrum + Optolong LPro
Acquisizione: KStars/Ekos
Autoguida: QHY5L-II mono + Tecnosky Sharp Guide 50 V2 + KStars/Ekos

5 x 120 s 800 ISO, 10 flat, 9 bias, 9 dark
Elaborazione: Pixinsight, GIMP

Osservata visualmente attraverso un Dobson 30 f/5, si mostrava come un batuffolo abbastanza evidente; la chioma si riusciva ad osservare senza troppe difficoltà, mentre la coda, anche in visione distolta, è risultata piuttosto debole; questa difficoltà nella sua osservazione quasi sicuramente è stata causata dalla forte umidità e dalla presenza di velature piuttosto dense, come anche il rumore nelle immagini sottostanti. Nella seconda immagine ho applicato uno stretch per cercare di evidenziare un pochino meglio la coda.